EPISTOLA Rm 8, 1-9b

Lettera di san Paolo apostolo ai Romani

Fratelli, non c’è nessuna condanna per quelli che sono in Cristo Gesù. Perché la legge dello Spirito, che dà vita in Cristo Gesù, ti ha liberato dalla legge del peccato e della morte. Infatti ciò che era impossibile alla Legge, resa impotente a causa della carne, Dio lo ha reso possibile: mandando il proprio Figlio in una carne simile a quella del peccato e a motivo del peccato, egli ha condannato il peccato nella carne, perché la giustizia della Legge fosse compiuta in noi, che camminiamo non secondo la carne ma secondo lo Spirito. Quelli infatti che vivono secondo la carne, tendono verso ciò che è carnale; quelli invece che vivono secondo lo Spirito, tendono verso ciò che è spirituale. Ora, la carne tende alla morte, mentre lo Spirito tende alla vita e alla pace. Ciò a cui tende la carne è contrario a Dio, perché non si sottomette alla legge di Dio, e neanche lo potrebbe. Quelli che si lasciano dominare dalla carne non possono piacere a Dio. Voi però non siete sotto il dominio della carne, ma dello Spirito, dal momento che lo Spirito di Dio abita in voi.

VANGELO Gv 15, 24-27

✠ Lettura del Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo. Il Signore Gesù disse ai suoi discepoli: «Se non avessi compiuto in mezzo a loro opere che nessun altro ha mai compiuto, non avrebbero alcun peccato; ora invece hanno visto e hanno odiato me e il Padre mio. Ma questo, perché si compisse la parola che sta scritta nella loro Legge: “Mi hanno odiato senza ragione”. Quando verrà il Paràclito, che io vi manderò dal Padre, lo Spirito della verità che procede dal Padre, egli darà testimonianza di me; e anche voi date testimonianza, perché siete con me fin dal principio».

COMMENTI

Spunti dai brani della liturgia domenicale
Don Walter Magnoni, direttore della pastorale sociale e del lavoro della Diocesi di Milano e Gianfranco Fabi, giornalista economico, propongono ogni settimana una breve riflessione per il sito Ucid Milano sulla base di un pensiero tratto dalla liturgia di rito ambrosiano della successiva domenica.

”La domenica della Trinità ci ricorda i legami d’amore tra Padre, Figlio e Spirito Santo. Mi pare importante in questa domenica ricordare come Papa Francesco nell’Enciclica Laudato si’ mette in luce l’importanza delle relazioni e nel finale rimanda all’ideale della trinità in quanto: «tutta la realtà contiene in sé un’impronta propriamente trinitaria» (LS 239). Poco prima la trinità è presentata con queste parole che credo valga la pena di meditare: «Il Padre è la fonte ultima di tutto, fondamento amoroso e comunicativo di quanto esiste. Il Figlio, che lo riflette, e per mezzo del quale tutto è stato creato, si unì a questa terra quando prese forma nel seno di Maria. Lo Spirito, vincolo infinito d’amore, è intimamente presente nel cuore dell’universo animando e suscitando nuovi cammini. Il mondo è stato creato dalle tre Persone come unico principio divino, ma ognuna di loro realizza questa opera comune secondo la propria identità personale. Per questo, «quando contempliamo con ammirazione l’universo nella sua grandezza e bellezza, dobbiamo lodare tutta la Trinità» (LS 238).
Che lo Spirito susciti nuovi cammini d’amore e ci aiuti a superare l’assurdità di vite che odiano senza ragione.”

Don Walter Magnoni

Don Walter Magnoni

Don Walter Magnoni ha conseguito un dottorato in teologia Morale presso la pontificia Università Gregoriana, responsabile del servizio per la pastorale sociale e del lavoro dell’arcidiocesi di Milano, fa parte del gruppo esperti Cei sui problemi sociali, insegna presso l’Istituto di scienze religiose di Milano e presso la facoltà di economia dell’Università Cattolica. E’ assistente della Fondazione Vaticana Centesumus Annus, consigliere ecclesiastico della Coldiretti e membro del cda della fondazione Lazzati.

“«Mi hanno odiato senza ragione» dice il Signore Gesù nel Vangelo di Giovanni annunciando l’arrivo dello “Spirito della verità”. E infatti la lettera di San Paolo sottolinea che “lo Spirito di Dio abita in voi”. Dopo la Pentecoste ecco la domenica dedicata alla Trinità, uno dei grandi misteri della Fede, espressione insieme del trascendente e della realtà umana. Viviamo in un mondo in cui si esalta la ragione, ma in cui è sempre più necessario dare un senso alla vita di ciascuno così come sostenere i valori della solidarietà e della fratellanza. Sei anni fa, nel maggio del 2015 Papa Francesco dedicava la sua enciclica “Laudato sì” all’ecologia integrale, alla cura della salute, della vita, della relazione con il creato.  Alla base la considerazione sul fatto che tutto è connesso, come abbiamo visto purtroppo in negativo con la diffusione della pandemia. Ma se sono globali i problemi devono essere globali anche le soluzioni, ma questo non vuol dire che la responsabilità è solo degli altri. Globale vuol dire di tutti, ma anche di ciascuno.“

Gianfranco Fabi

Gianfranco Fabi

Gianfranco Fabi, 1948, laureato in scienze politiche. Giornalista professionista dal 1974.Ha iniziato a “Il Giornale del popolo” di Lugano e dal ’79 è passato al Sole-24 Ore dove è stato dal 91 al 2010 vice-direttore. Dal 2008 al 2010 direttore di Radio 24. Ora giornalista indipendente. Insegna “Tecniche e scenari della comunicazione economica” alla Liuc di Castellanza. Vive e lavora tra Varese e Milano. Coniugato, due figli e (grazie a loro) nove nipoti.